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TRA PITTURA E POESIA

 

 

E’ un appuntamento con i genitori, i nonni, le persone interessate che organizziamo ogni anno. E’ la “ Scuola Aperta”. Anche quest’anno abbiamo organizzato l’evento con tanta cura  per presentare Marc Chagall. E’ un pittore famoso che  abbiamo conosciuto visitando la mostra dei suoi quadri allestita a Mantova nel Palazzo della Ragione. Abbiamo lavorato in piccoli gruppi per preparare delle proposte interessanti , coinvolgenti.  Ci sono stati momenti di confronto, discussione, condivisione in classe. Mercoledì 16 gennaio, nel tardo pomeriggio nelle nostre aule, abbiamo realizzato insieme ai nostri ospiti diversi laboratori .

Abbiamo messo in scena la vita di Chagall in modo divertente.  Diversi  narratori leggevano il racconto della vita del pittore. Dietro un  teatrino gli altri bambini alzavano, nel momento giusto, le sagome dei personaggi importanti della storia. Tutti dovevamo essere molto concentrati. Niccolò,all’inizio si è distratto.  C’era molto silenzio e lui ha bisbigliato qualcosa al papà  che era nel pubblico. Abbiamo riso e poi seri abbiamo cominciato lo spettacolo. Quando Asia ha letto gli ultimi fatti della vita di Chagall, tutti hanno applaudito. Tutti erano felici e orgogliosi di noi piccoli attori. Tanti genitori hanno scattato delle fotografie.

Nelle aule, nel salone erano appesi diversi quadri di Chagall. Noi a gruppi  dovevamo  presentare   il quadro che avevamo scelto e raccontare le storia che ci aveva ispirato. Chi ci doveva ascoltare aveva in mano un foglio con i titoli dei quadri. Noi dovevamo mettere su quella scheda un adesivo alla fine della presentazione. Le maestre timbravano  quando c’erano tanti adesivi quanti erano i quadri presentati. E’ stato molto divertente  fare tutto questo sia per noi che per  i  nostri genitori. Tutti ci hanno ascoltato con entusiasmo. Erano contenti di scoprire cose nuove.  Qualcuno soddisfatto ci ha detto:<< Siete stati molto bravi a raccontare la vostra storia, siete stati molto espressivi!>>. Tutti noi ci siamo detti:<< Ci ricorderemo a vita le nostre storie. Quante volte  le abbiamo raccontate ! Per fortuna arrivavano i nostri genitori in gruppo!>>.

Le tecniche di pittura che preferiva Chagall le abbiamo fatte conoscere in diversi laboratori. Ognuno di noi ha creato un disegno con mamma, papà, fratelli che ricorda la Scuola Aperta.

In un’aula sui tavoli c’era tutto l’occorrente per dipingere con il pizzo il vestito di una ballerina. Abbiamo appoggiato il pizzo sul disegno, abbiamo steso sopra la tempera con il pennello. Non riusciamo ancora a capire come Chagall stampava benissimo il pizzo. Noi quando lo toglievamo dal foglio era stampato a metà. Alcuni genitori hanno mescolato diversi colori. Volevano fare la stampa con colori inventati. Una mamma subito ha detto:<< Ma io non mi voglio  sporcare le mani!>>. Alla fine ha ascoltato la sua bambina  e ha lavorato con il pizzo. Tutti abbiamo visto i genitori contenti di lavorare con i bambini. Parlavano tra di loro. Ridevano e dicevano delle battute divertenti.

Nel laboratorio della pittura con le spugne i genitori si sono emozionati. Si sono divertiti ad ascoltare i consigli dei loro bambini a mischiare i colori per creare anche delle sfumature.  Tutti dovevamo stare attenti a intingere poco la spugna nel colore. Sono stati creati dei disegni  belli e originali. Chagall  spugnava  il cielo e la chioma degli alberi nei suoi quadri.

Stampare un disegno con  una lastra di rame non è stato facile.  Sui cuscini abbiamo posizionato  il foglio di rame e con un pastello abbiamo inciso un disegno. Poi abbiamo steso sopra un po’ di  tempera nera. Schiacciando bene con il mattarello un foglio sulla lastra di rame  usciva la stampa.

Tanti bambini e genitori hanno inciso cuori, soli, fiori. A noi è piaciuto vedere i genitori soddisfatti del lavoro che avevano fatto. Un bambino ha rovesciato sul tavolo il bicchiere con la tempera nera. Per fortuna non ha rovinato i disegni finiti.

La Scuola Aperta è stata una manifestazione molto bella e divertente per grandi e piccoli.  Tutti noi abbiamo dimostrato impegno.  Il lavoro di tutti i gruppi ha permesso di realizzare  un evento molto interessante. Anche questo testo è nato da tanti  lavori di gruppo messi insieme.  Ognuno di noi, con alcuni amici, ha raccontato un aspetto della Scuola Aperta. Siamo contenti di quello che abbiamo scritto.

 

                                                                      

                                          I bambini della classe IIIA della Scuola Primaria di Bozzolo 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

UNA CONVERSAZIONE IN AGORA’

Maestra Eliana:<< Abbiamo  concluso il  lavoro che ci ha permesso di conoscere Marc Chagall. E’ bello raccogliere osservazioni, riflessioni, i racconti di che cosa ci ha colpito e interessato>>.

Niccolò Tarana:<< Mi è piaciuto visitare la mostra di Marc Chagall. Mi sono divertito nel laboratorio con la guida Chiara a costruire le sagome per raccontare la vita del pittore.  Chagall è nato nello stesso istante della capra Celestina. Lei aveva dei superpoteri. Li ha trasmessi al piccolo Moishe.  Chagall era povero. Secondo me non ha avuto una vita semplice anche per le guerre che ci sono state. Nei suoi quadri però non sottolinea cose brutte, negative. Ho scoperto che ha vissuto quasi cento anni, quasi un secolo. Chagall ha rappresentato la Bibbia con la tecnica dell’Acquaforte. Lui si chiamava Mosè che era un nome di speranza, a lui piaceva la storia di Gesù. Marc Chagall aveva tanta fantasia anche da grande. Io so che le persone, quando  diventano grandi, non hanno più fantasia. Mi sono divertito molto nella Scuola Aperta. E’ stato molto bello raccontare le nostre storie ai genitori. Io li ho visti tutti contenti. Qualche mamma non voleva fare l’analisi del quadro, voleva subito ascoltare la storia>>.

Giacomo Tarana:<< Chagall era famoso. Io mi sono chiesto:<< Lui voleva che gli altri scoprissero la sua vita? Forse ci sono cose solo sue, cose che solo lui sapeva>>. I  nostri genitori hanno scoperto nella Scuola Aperta che Chagall aveva tanta fantasia anche da grande. Lui dipingeva cose reali e poi aggiungeva dei particolari fantastici. Nel quadro “ Il compleanno” tutto è reale. Il bacio in volo però no. Nel quadro che hanno scelto Greta e Brando gli sposi sono reali, il gallo  gigante attaccato a loro  non può essere vero. A Chagall piaceva il colore verde perché univa le persone che amavano la natura, perché le rendeva felici>>.

Alessio Ramirez:<< I quadri di Chagall mi piacciono. Nella Scuola Aperta ero contento perché c’era mio fratello Piero. A quell’ora in televisione c’era una partita di calcio che lui voleva vedere. E’ venuto con me a scuola e si è divertito>>.

Matteo Petroselli:<< Mi è piaciuto il quadro dove Chagall e Bella volano nel cielo. Sono una persona unica perché ci sono meno gambe e meno braccia.  Chagall era convinto che l’amore facesse volare le persone. Lui ha raccontato nei suoi quadri i sogni, i desideri. Alla fine della Scuola Aperta ho visto i nostri genitori soddisfatti di noi e del nostro lavoro. Io sono molto contento>>.

Rayan Chtaiba:<< Ho scoperto che Chagall ha vissuto quasi cento anni. Mi ha stupito che Chagall preferiva il colore verde. A lui piaceva vivere a Parigi. Gli piaceva disegnare nei suoi quadri la Torre Eiffel. E’ stata bella la Scuola Aperta. Tutti ascoltavano le nostre storie e dicevano che eravamo stati bravi>>.

Greta Boschi:<< Io ho scoperto che si può dipingere con i pizzi e si può stampare un disegno fatto sul foglio di rame.  Io e la mamma abbiamo detto che i quadri di Chagall forse piacciono di più ai bambini. Sono quadri con tanti personaggi fantastici come li fanno i bambini>>.

 

Ismaele Finardi:<< Mi ha colpito la vita di Chagall. Ha viaggiato tanto. Ha cercato di diventare famoso con tanto impegno. A lui dispiaceva lasciare il suo paese, ma doveva farlo per farsi conoscere. Io so come è la vera tecnica dell’aquaforte che ha usato Chagall per stampare i disegni della Bibbia. Il mio papà è un esperto e mi  ha spiegato bene tutto. I quadri che abbiamo osservato sono  “fantasiosi”. Mi piacciono tutti. Durante la Scuola Aperta mi sono divertito a raccontare la storia che ho inventato con i miei amici>>.

Caterina Canevari:<< Mi è piaciuto scoprire la fantasia di Chagall nei suoi quadri e quello che voleva farci capire. Lui è stato chiamato per ornare il teatro di Mosca. E’ stato un incarico importante. Chagall è riuscito benissimo in quel lavoro perché aveva molta fantasia. Nei quadri che ho conosciuto non sono dipinte cose negative. Tutto fa capire una vita felice. Chagall ha creduto in se stesso, ha pensato sempre al lato positivo delle cose che gli succedevano. Nella Scuola Aperta chiedevamo ai genitori  di scoprire il  quadro  prima di raccontare la nostra storia. Loro non coglievano subito tanti particolari nascosti. Li abbiamo guidati ad osservare meglio con delle domande. I genitori non credevano che la storia l’avessimo scritta noi. Dicevano che era una “storia  d’autore”, non pensata dai bambini>>.

Brad Bricherasio:<< Io mi sono divertito a scoprire nei quadri di Chagall i personaggi nascosti. Lui arricchiva i suoi lavori con cose che si vedevano e che non si vedevano. Mi sono divertito nella Scuola Aperta. Alle mamme sono piaciuti i laboratori, le storie che abbiamo raccontato. Tutti ci hanno ascoltato con pazienza. Tutti sorridevano>>.

Brando Pescatori:<< Mi è piaciuta la Scuola Aperta. La mamma non conosceva le tecniche di pittura dei laboratori, il papà sì. Mi sono divertito a stampare con il pizzo il vestito della ballerina con la mamma. Dea ha dipinto l’albero con la spugna. Mi è piaciuto raccontare la mia storia. Ero emozionato. Ripetendo la storia però la dimenticavo>>.

Tommaso Nardi:<<Chagall ha dipinto nei suoi quadri la sua vita con tanta fantasia. Lo ha aiutato la capra Celestina con i suoi superpoteri. Chagall è diventato un pittore famoso perché si è impegnato tanto. Lui aveva le idee chiare nel suo lavoro. Ha scelto di andare a Parigi per farsi conoscere. Però non ha mai dimenticato il suo paese. Lo amava. A me piacciono le persone che amano il paese dove sono nati. Sono contento che la Scuola Aperta sia riuscita bene. I genitori erano sempre interessati ai nostri lavori. Erano attenti a tutto. Ci hanno fatto i complimenti>>.

Vanessa Vamanu:<< Mi è piaciuto scoprire la vita di Chagall. Mi ha colpito scoprire che quando è nato è nata anche la capra Celestina. Lei ha dato al bambino i suoi superpoteri. La capra Celestina c’è in tanti quadri. Io ho scoperto che Bella è morta quando aveva 48 anni e Ida è morta a 5 anni per una malattia. Ci sono stati dei grossi dispiaceri nella vita di Chagall. Io nella Scuola Aperta ero felice perché c’erano le mie sorelle. Hanno ascoltato la mia storia. Insieme abbiamo dipinto con la spugna un disegno>>.

Rachele Baboni:<< Mi è piaciuto scoprire che Marc Chagall dipingeva le cose che vedeva da piccolo. Per lui l’amore faceva volare le persone. Lui aveva un grande cuore. Bella era ricca e lui era un pittore povero. Si volevano molto bene. Per fortuna si sono sposati. Era un loro desiderio. Durante la Scuola Aperta tanti genitori ci hanno detto che abbiamo inventato le storie con tanta fantasia. Ci siamo impegnati. Nei bambini la fantasia non manca>>.

 

Antonio Caporale:<< Mi sono piaciuti i quadri di Chagall. Ho scoperto che a lui piaceva dipingere le capre e gli animali che volano.  Mi è piaciuto inventare una storia in gruppo con i miei amici>>.

Asia Casilli:<< Anche a me sono piaciuti i quadri di Chagall. Ero molto curiosa nella mostra a Mantova. Ogni quadro ha un significato e racconta qualcosa della vita del pittore. Io ho pensato che anche i nostri disegni raccontano qualcosa di noi. Mi è piaciuto conoscere la vita di Chagall e sono contenta di aver letto una parte  della storia nello spettacolo teatrale. A me piace leggere.  E’ bello conoscere la storia di una persona! Chagall ha avuto una vita interessante. Lui ha preso delle decisioni importanti per diventare famoso. Per fortuna Bella lo amava e lo  ha aiutato a diventare un pittore importante.  E’ stata bella la Scuola Aperta. E’ bello fare le cose insieme ai genitori. E’ bello scoprire che i genitori non sanno alcune cose che noi conosciamo. A loro abbiamo insegnato tanto nella Scuola Aperta>>.

 

                                                                I bambini della classe IIIA

Scuola Primaria di Bozzolo

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