DESCRIVERE PER CAPIRE
In classe stiamo trattando il testo descrittivo, che permette di rappresentare l'aspetto fisico o psicologico di una persona.
Si possono anche descrivere , però, gli animali, gli oggetti, il panorama che si ha davanti agli occhi...Insomma ci permette di spiegare oralmente o per iscritto l'aspetto di qualcosa.
Si può descrivere in due modi: in modo oggettivo e soggettivo.
In modo oggettivo quando si descrivo dei caratteri ad esempio di una persona che sono uguali per tutti (Laura è magra e alta; lui indossa una felpa rossa).
In modo soggettivo quando si descrivono caratteri che solo per noi sono veri, ad esempio se io dico che Elisa è simpatica qualcun altro può dire che per lui Elisa è antipatica.
Inoltre per scrivere un testo descrittivo corretto bisogna usare tanti aggettivi (ne esistono così tanti che ci sono delle vere e proprie tabelle per ogni elemento), evitare le ripetizioni e avere in mente uno schema logico per descrivere in modo ordinato.
Visto che da qualche mese trattiamo questo argomento le nostre prof. avevano deciso di farci fare una prova sommativa proprio su questo: la verifica consisteva nella lettura di un piccolo brano tratto dal libro "la mia famiglia e altri animali", con successive domande su esso.
Il brano parlava di un ragazzo (ovvero lo scrittore a 10 anni) che viveva su un'isola della Grecia che andava a fare passeggiate sulla riva del mare con il suo cane, Roger, e durante il pomeriggio si incamminava verso i vigneti dove viveva il suo amico pastore Yani.
Il testo mi piacque molto e lo dissi alla prof, la quale mi porse il libro completo che aveva trovato in biblioteca e mi chiese se volevo leggerlo: io accettai con entusiasmo la proposta e portai il volume a casa.
Scoprii presto che molti racconti letti in precedenza sui libri delle elementari erano tratti da quel libro e alcuni capitoli erano presenti sul libro delle medie.
I protagonisti del libro sono Gerald, sua madre e i suoi fratelli Larry, Margo e Leslie, senza dimenticarci dei suoi animali.
Larry, il maggiore dei figli della signora Durrell, rimasto colpito da una cartolina inviatagli dal suo amico George che viveva sull'isola di Corfù, propose di trasferirsi con tutta la famiglia in quel posto, lontano dalle malattie e dalla vita di città.
Il giorno dopo la famiglia è già in viaggio, ognuno con i propri bagagli indispensabili: Larry con due valigie piene di volumi, Leslie e le sue rivoltelle avvolte in un paio di pantaloni, Margo un bagaglio pieno di vestiti e libri dietetici, la signora Durrel con libri di cucina e Gerry aveva portato qualche volume di storia naturale, un retino acchiappafarfalle e il suo cane.
Arrivati sull'isola sono costretti ad andarsene subito dall'albergo per motivi igienici e un uomo di nome Spiro li aiuta a trovare una casa munita di bagno.
Quando si furono sistemati nella nuova casa in mezzo alla campagna la famigliola decise di nominare Spiro come uno di famiglia, per averli aiutati a trovare casa e ad aver costretto la banca a non avere ritardi per far arrivare dall'Inghilterra il denaro dei Durrell.
Poi iniziano una serie di descrizioni degli insetti osservate dallo stesso Gerald, che a primo impatto sembrano noiose e interminabili ma invece servono per dare colore al racconto e a renderlo molto piacevole.
L'autore ama raccontare il paesaggio che ha intorno, descrivendo così bene tutti i particolari che sembra di essere davanti a qello spettacolo.
Soprattutto vengono descritti gli animali, tra cui le loro abitudini, il loro aspetto fisico e in un certo momento della storia anche il "combattimento" tra il geco Geronimo e la mantide Cerfoglio, che vede vincitore il geco.
Tutte queste descrizioni mi danno l'idea che Gerald sia un ottimo osservatore e naturalista, che in quei cinque anni della sua vita passati a Corfù ha osservato molto attentamente tutto ciò che lo interessava scoprendo sempre cose nuove grazie ai numerosi maestri che gli avevano fatto lezione e agli innumerevoli strumenti e dizionari da lui usati.
Grazie alla sua creatività è riuscito a scrivere una biografia perfetta (ricordo, se non lo avessi ancora detto, che queste esperienze sono state veramente vissute da Gerald).
Ora sarete però curiosi di sapere come finirà questa storia, e perché la famiglia Durrel avrà passato solo cinque anni nel paradiso totale, no?
Se siete interessati andate in biblioteca e prendete in prestito il libro, oppure andate in libreria e compratelo.
Spero di avervi dato un bello spunto per leggere un libro molto interessante, adatto sia per grandi che per bambini o ragazzi.
Cristel Maffezzoni