CON OTTO, A LEZIONE DI MEMORIA
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“La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare…”
<<Ha iniziato così la lezione la nostra maestra. Non ho capito subito a cosa si riferisse. Poi ahimè ho capito!>>
<<Per la “Giornata della memoria” le maestre hanno pensato di proporci la lettura animata di “OTTO: AUTOBIOGRAFIA DI UN ORSACCHIOTTO”. L’avevamo già letto lo scorso anno, ma quest’anno con la maestra Erika e la sua lettura animata, è stata tutta un’altra cosa.>>
<< Ci siamo seduti in salone insieme ai compagni dell’altra terza, la maestra Erika era davanti a noi con una strana valigia e il libro in mano.>>
<<Nella valigia c’erano tante cose: fogli di carta, un giornale, pezzi di Lego, una bandiera, un orso, poi non mi ricordo…ma penso di aver detto tutto. >>
<< La storia parlava dell’amicizia fra Oskar un bambino tedesco e David un bambino ebreo. Questi amici, un orsacchiotto di peluche li ha uniti e una crudele guerra li ha divisi.>>
<< Questa storia è raccontata da Otto, un orsacchiotto che rinchiuso in una scatola, scopre di essere un bellissimo regalo di compleanno… La maestra ci ha fatto sentire il rumore della carta da regalo stracciata e ci ha fatto vivere la gioia del compleanno di uno dei protagonisti, soffiando nell’aria bolle di sapone… è stato carino e coinvolgente!>>
<< Il momento che più mi ha scosso è stato quello in cui uomini in uniforme, con cappotti neri hanno preso David e con i loro passi pesanti l’hanno fatto salire su un furgone e portato chissà dove…>>
<<… poi c’era la parte della guerra. La maestra ha rotto il silenzio del salone buttando all’aria il palazzo costruito con i Lego, per farci capire che la guerra fa questo, fa del gran rumore e distrugge tutto ciò che gli uomini costruiscono.>>
<<L’orso Otto finisce fra le macerie, ma lo trova un soldato americano che lo stringe al petto proprio nel momento in cui una pallottola lo colpisce. Il soldato si salva anche grazie a Otto che diventa un eroe e compare sull’articolo di un quotidiano.>>
<<La storia si conclude bene… Otto e Oskar da anziani, si ritrovano e Otto è con loro. Tutti e tre si stringono nei ricordi…in quelli belli e in quelli brutti.>>
<<Un applauso ha concluso la lettura animata perché ci è piaciuta parecchio!>>
<<Alla fine della lettura le maestre hanno steso sul pavimento un grandissimo lenzuolo bianco con una scritta centrale “Oltre il filo”. Le vocali O della scritta erano state trasformate in un filo spinato arrotolato.>
<< Ognuno di noi ha scritto sul lenzuolo una frase, un pensiero sulla guerra, sull’olocausto, sull’ingiustizia… >>
<< Il telo è stato poi appeso al cancello della scuola. La mia mamma quando l’ha visto…ha detto << Che bello!!... Siete stati davvero bravi!!>>
<<Tutti noi abbiamo ricevuto un palloncino bianco, sul quale abbiamo scritto una frase sulla storia di Otto. Tutti i nostri palloncini legati alla ringhiera della scuola, hanno ricostruito la storia di Tomi Ungerer >>
<<È stato bello imparare così! >>
Se il mondo avesse il cuore di un bambino sarebbe sempre allegro e colorato perché quelli che fanno la guerra hanno un cuore grigio, noi bambini invece, abbiamo il cuore color “arcobaleno”.
Le insegnanti e gli alunni
delle classi terze
della scuola primaria
di Rivarolo Mantovano