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LE INSIDIE DELLA RETE

 

A scuola abbiamo parlato dell’utilizzo di internet o come si suol dire della ‘’rete’’.

Internet è un mezzo di comunicazione che offre ai suoi ‘’navigatori’’ informazioni, come il poter accedere a dati, contenuti di studio, dizionari, enciclopedie e servizi come la posta elettronica, i pagamenti online, gli acquisti online e la possibilità di comunicazione in modo facile e veloce attraverso i social.

Comunicare quindi è diventato molto più semplice grazie a piattaforme come Twitter, Telegram e WhatsApp. È possibile messaggiare istantaneamente a più persone caricare fotografie o video e condividerle, anche se sono molto lontane.

L’uso della rete inoltre mi consente di fare ricerche che posso usare per lo studio o per lo svago, avere esperienze multisensoriali come visitare un museo e vedere le sue opere, ascoltare un concerto e interagire poi con gli artisti, puoi avere a disposizione un’intera biblioteca, vedere luoghi lontani senza doverci andare. Tutto ciò è molto bello e comodo perché mi consente di organizzare meglio la mia giornata, e di risparmiare tempo per esempio io che vivo a Tornata, un piccolo comune dove non c’è una biblioteca, sarei costretta a dovermi muovere.

La comunicazione è molto più veloce e immediata posso parlare o passare informazioni con tante persone, contemporaneamente, per esempio WhatsApp consente di fare i gruppi per ogni occasione.

Internet è uno strumento comodo semplice e di fatti lo usano anche persone non native digitali.

È un mezzo che aiuta a sentirsi meno soli per esempio ai miei nonni piace molto seguire le persone che conoscono gli aiuta a rimanere in contatto con loro.

A noi giovani piace molto usare i social ma comunicare solo attraverso lo schermo ci rende a volte indifferenti agli stati d’animo degli amici con cui stiamo parlando. Se io parlo realmente con un mio amico capisco dal suo atteggiamento se è triste, felice o arrabbiato e mi comporto di conseguenza, questo sui social non è possibile.

Dietro uno schermo si possono nascondere i propri sentimenti si dice solo quello che si vuole far sapere, non esiste quindi una vera capacità di relazione.

Posso decidere di bloccare un amico evitando così il confronto diretto, ci si nasconde e non ci si mette in gioco.

Anche quando ci ritroviamo insieme spesso rimaniamo attaccati al cellulare e ci isoliamo. Sta diventando una dipendenza così forte che fatichiamo a controllarci.

Senza Internet ci prende la noia quando i miei genitori per punizione mi ritirano il telefono provo una strana sensazione di non saper cosa fare, come passare il tempo, e mi arrabbio perché mi sento isolata.

Nonostante non lo usi moltissimo, un po’ per obbligo e un po’ perché sono impegnata per lo sport, sento il bisogno di connettermi per paura di perdere i messaggi che potrebbero arrivare.

Proprio per non cadere in tentazione uso anche delle app che mi impediscono di usare il telefono, per esempio quando studio.

Sono consapevole dei pericoli che ci sono che ci sono nel navigare in rete, a scuola a questo proposito è venuta la polizia postale a spiegare i pericoli di Internet, come evitarli e tanti piccoli consigli, come ad esempio non scaricare programmi non sicuri o illegali, non dare mai i propri dati, non cliccare sulle pubblicità inoltre bisogna stare attenti alle notizie false, violente o pornografiche.

Proprio perché è un mezzo che ormai usano tutti è diventato anche uno strumento per bullizzare, lo chiamano cyberbullismo. Alcuni ragazzi attaccano compagni di classe mettendoli in ridicolo postando foto private.

Tutti possono essere bullizzati ma l’uso di Internet fa circolare la fotografia o la frase del bullizzato molto velocemente a tantissime persone.

Internet quindi è una grande risorsa ma bisogna saperla gestire responsabilmente, e per questo noi ragazzi dobbiamo essere educati all’uso della tecnologia.

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Chiara Pizzoni 

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