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CHI SEMINA RACCOGLIE

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Durante questo anno scolastico ho svolto insieme ai miei alunni di seconda alcune attività a carattere laboratoriale durante le ore di scienze; in particolare ci siamo concentrati sulla scoperta della realtà circostante attraverso l’osservazione e l’esperienza diretta del ciclo vitale di alcune piantine di fagiolo, partendo dai semi per poi arrivare alla semina e alla raccolta dei frutti, che inaspettatamente sono cresciuti numerosi.   

Il mio desiderio era di realizzare un percorso che aiutasse a scoprire il metodo di lavoro delle scienze e in contemporanea fosse d’aiuto per approfondire alcune tematiche fondamentali. Così all’inizio ho proposto ai miei alunni di seminare i semi di fagiolo nell’ovatta, per scoprire principalmente tre aspetti: quali sono le fasi di crescita di una pianta; quali sono le caratteristiche dei viventi e di cosa hanno bisogno. In un secondo momento, dopo aver osservato e registrato la germinazione dei semi, abbiamo proseguito con la semina vera e propria in vasetti di terriccio e humus da curare e conservare in classe. L’esperimento ha portato i bambini ad acquisire alcuni atteggiamenti come: guardare con attenzione, chiedersi perché, stabilire semplici relazioni, approcciare la realtà in modo scientifico, comprendere quanto è necessario fare per la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo. Durante le attività i bambini hanno misurato, comparato, analizzato e rappresentato le fasi di crescita delle piante, inoltre siamo riusciti ad assistere alla nascita di alcuni baccelli e frutti con all’interno nuovi semi, che poi i bambini hanno portato a casa per poter ripetere eventualmente l’esperimento con i propri genitori. Il lavoro che ci ha coinvolto durante tutto l’anno, e che ancora ci tieni impegnati, si è concluso (per modo di dire) facendo emergere le caratteristiche dei viventi, per i bambini è stato semplice, osservando le fasi di vita del fagiolo, che un vivente è tale se dà vita ad un’altra vita. È stato bello inoltre avere un piccolo “angolo verde” sul davanzale delle nostre finestre, vedere la meraviglia negli occhi dei miei alunni e l’entusiasmo che dimostravano ogni mattina quando mi chiedevano di poter innaffiare le piantine.

Le foto allegate rappresentano la testimonianza del processo di crescita delle piantine, osservato ed analizzato con cura e dedizione dai miei alunni.

 

Attività di coding unplugged

La seconda attività riguarda invece lo sviluppo del pensiero computazionale attraverso l’utilizzo del robottino “MIND”, acquistato da poco tempo come sussidio didattico dall’istituto, durante le ore di matematica. I bambini hanno programmato il percorso che il robot doveva effettuare sulla scacchiera, in modo da congiungere i testi di alcuni problemi alla rispettiva domanda e corrispondente operazione risolutiva.

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Insegnante

Samuela Salvioli

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