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LE RADICI DEL NOSTRO FUTURO 

 

 

 

 

 

Ogni mia riflessione è iniziata leggendo un testo a scuola in occasione di un lavoro a classi aperte e in un paio di lezioni di geografia, quando abbiamo parlato di come Greta Thunberg sia diventata un modello per molti. Quante volte abbiamo sentito la parola cambiamenti climatici? È infatti questo grande problema causato da noi umani che ci porterà alla rovina se continueremo a sottovalutarlo come ora, ma non ci sono più molte speranze di capire il suo significato in tempo. Alcune conseguenze delle nostre azioni sono già evidenti  come lo strato di ozono che si è assottigliato notevolmente e in particolare sopra il Regno Unito si è raggiunto il record negativo del 50%, oppure l’isola di Tenerife ricoperta di plastica scaricata dagli uomini. Un altro esempio sconcertante è quello dei numerosi animali che nei mari sono morti a causa dei troppi rifiuti ingeriti. Per risolvere ciò basterebbe stare attenti alle piccole cose: non accendere la luce fino a quando non ce n’è davvero bisogno per non sprecare energia, buttare i rifiuti negli appositi cestini, fare la raccolta differenziata e non sprecare acqua. Ogni anno noi uomini scarichiamo nell’aria che respiriamo milioni di kilogrammi di veleni, smog, gas inquinanti e non ci rendiamo conto del fatto che ciò ha delle conseguenze sulla nostra vita. Da quando l’uomo ha inventato il treno, che come carburante usava il carbone, abbiamo progressivamente rovinato il nostro pianeta e probabilmente tra non molti anni saremo riusciti a distruggerlo definitivamente.

Vedendo Greta Thunberg, una sedicenne che davanti ai “grandi del mondo”, dice che non si è mai troppo piccoli per fare la differenza, penso che più si diventa grandi e più si pensi a vivere nel benessere economico. È evidente che a pochi importa veramente della propria vita, o meglio, prima pensiamo a soddisfare i nostri capricci, poi fingiamo di preoccuparci del riscaldamento globale solo per apparire migliori degli altri. Su questo pianeta, però, c’è ancora qualcuno al quale importa della sopravvivenza di tutti e che ogni giorno deve lottare per far si che le persone comprendano cosa stanno sfidando: le leggi della natura. Prima o poi i gas distruggeranno lo strato di ozono presente nell’aria e la Terra sarà sottoposta ad un calore tale che non permetterà la nascita e lo sviluppo di forme di vita. È inutile fingere di sensibilizzarsi davanti a discorsi di personaggi famosi sul clima, andare a manifestazioni, se poi per primi non facciamo qualcosa per migliorare la situazione. È questo che ci condannerà. Per un secondo dovremmo pensare a come collaborare per risolvere questo disastro ambientale, non fingere di non esserne responsabili e difendere il luogo i cui viviamo. Non abbiamo un pianeta di scorta dove abitare! Non serve pensare a quanti soldi avremo in futuro se il futuro in realtà sta scomparendo davanti ai nostri occhi. Facciamo ciò che è giusto: salvare la nostra vita e quella del nostro pianeta perché non resta più molto tempo.

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Vittoria Baboni

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