LA PAROLA AL DIRETTORE
Carissimi lettori,
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siamo già arrivati alla fine di un’altra edizione di Increscendo e non avrei mai pensato che mi sarebbe dispiaciuto lasciare il timone di questa fantastica redazione.
Se torno indietro nel tempo e penso al mio esordio, mi ritrovo seduto ad un banco assieme ad altri compagni ad impostare articoli da poter pubblicare e a chiedermi come far crescere questo giornale per poterlo divulgare di più, e far così capire che anche noi ragazzi, seppur acerbi, comprendiamo l’attualità e vogliamo approfondire, perché ciò che succede nel mondo ci riguarda perché ne va del nostro futuro.
Attraverso questa esperienza, ho imparato dapprima a scrivere un testo, ad editare un giornale e non ultimo a stare insieme gli altri, a capire che ognuno ha qualcosa da dare a modo suo. Ho imparato a volte rinunciando a qualche mia convinzione a rispettare l’opinione degli altri quanto la mia.
Negli anni sono anche cresciuto di ruolo, ricordo ancora il timore di non essere all’altezza dell’incarico che mi aveva proposto la prof.sa Bergamaschi; credevo infatti che non sarei mai riuscito imparato a prendermi delle responsabilità. Ho capito la difficoltà di “guidare” una redazione, per di più quasi interamente femminile (!) e soprattutto la soddisfazione che si ha a lavoro finito.
Volevo ringraziare tutta la redazione per l’ottimo lavoro che ha svolto e che svolgerà in futuro. Mi auguro che tutti i nuovi arrivati di quest’anno rimangano a far crescere e a rendere sempre più entusiasmante e ricco questo nostro fantastico giornale.
In questo numero vi racconteremo di viaggi che abbiamo fatto nelle nostre vacanze: come il diario di bordo che racconta le giornate passate ad Amsterdam e il sogno finalmente avverato di visitare Pisa.
Riportiamo i viaggi di istruzione delle classi terze della scuola primaria che hanno visitato Bolzano e le classi quinte che come meta hanno scelto Verona.
Non possono mancare argomenti di attualità, partendo dalla problematica di questi anni che si fa sempre più urgente ossia l’inquinamento, per poi parlare del rapporto tra le nuove generazioni e le nuove tecnologie.
Vi presenteremo vicende riguardanti il periodo storico non tanto lontano da noi, che ancora echeggia nei nostri ricordi come abbiamo visto nel film "Hotel Ruanda", film che parla della drammatica guerra civile avvenuta nel 1994.
Non per ultimo vi informeremo delle conoscenze che abbiamo acquisito durante tutto questo anno scolastico, tra lezioni, progetti, competizioni dove vincere non è tutto, e film su varie tematiche d’attualità.
Sono inoltre presenti articoli sulle nostre riflessioni in occasione dell'incontro con il maresciallo dei Carabinieri, sulle esperienze nel mondo dell’arte, che abbiamo appreso a scuola e alle uscite didattiche nelle mostre, come i laboratori effettuati a seguito della mostra a Mantova di Chagall o la scoperta dell’arte realizzata attraverso la geometria.
Ma non tralasceremo nemmeno il messaggio che può raccontare un quadro, come quello di Medusa dipinto da Caravaggio, che rappresenta gli ultimi istanti del mostro.
Ed infine la lezione di Otto, l’orsetto che con la sua storia ha invitato i bambini della primaria ad una importante riflessione sul senso della memoria.
Nella sezione “storia e territorio”, ricordiamo, in occasione del 60esimo anniversario della morte di don Primo, la figura del nostro straordinario sacerdote ed il peso che la sua parola ha avuto nel nostro paese e poi nell’Italia tutta. Don Primo era un parroco costruttore di pace, che abbiamo imparato a conoscere attraverso uno dei suoi libri: “Diario di una primavera”. E ve ne presentiamo i nostri elaborati.
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Con un po’ di commozione sono attivato al momento dei saluti.
A colui o colei che raccoglierà il testimone della direzione, un grandissimo in bocca al lupo e coraggio. È un’esperienza faticosa ma indimenticabile! E per qualsiasi necessità, assicuro fin da adesso il mio sostegno.
Ringraziandovi per la vostra paziente lettura, per il supporto e per l’attenzione che ci avete dedicato, auguro a tutti buone vacanze, visto che l’estate è alle porte e… per l’ultima (mia) volta… Buona lettura!
Davide Bettoni