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A FUOCO IL CUORE FRAGILE DELL'EUROPA

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La famosissima cattedrale di Notre-Dame è andata in fiamme, cancellando in poche ore, secoli di storia. Il 15 aprile 2019 un incendio causato da un presunto corto circuito partito da un impianto di ristrutturazione, ha incendiato la cattedrale simbolo di Parigi, Notre-Dame, cancellando quasi 800 anni di storia. Nonostante questo, molta gente continua ad essere inconsapevole di quello che si è veramente perso, infatti guardando instagram si vedono post che mostrano la felicità di vedere Notre-Dame in fiamme, e tutto questo solo perché dobbiamo trovare sempre l’occasione per vendicarci di eventi passati. Ma vorremmo ricordare che quello che abbiamo perso non è soltanto un luogo di culto religioso, infatti questa cattedrale veniva visitata da gente di ogni religione perché era talmente perfetta e imponente che ci sembrava impossibile l’avesse costruita un uomo. La sua popolarità è dovuta anche al fatto che è resistita a diversi incendi precedenti e a ben tre eventi catastrofici: una rivoluzione che l’aveva ridotta a magazzino e a due guerre mondiali). La nostra generazione è stata molto fortunata perché ha avuto l’opportunità di vedere la cattedrale ancora integra, mentre le prossine generazioni vedranno solo un cattedrale ricostruita e quindi non potranno cogliere la bellezza di ciò che era prima dell’incendio: il tetto ed il sottotetto, chiamato “foresta” per l’abbondanza del legno che lo costituiva, e la guglia, chiamata “la flèche”, la freccia, per la sua altezza. Ma ringrazieranno le nuove tecnologie che ne avranno permesso la restaurazione. Un consiglio, dunque: dobbiamo imparare ad apprezzare le cose belle che abbiamo, prima di perderle perché solo quando non ci sono più capiamo il loro vero valore.

E come dice Don Primo Mazzolari:

“se il cuore è stanco, l’occhio non vede perché vede senza amore”.

 

Tonelli Giulia

Bettoni Davide

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