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NOTIZIE IN BREVE...

 

 

A Bozzolo continuano gli atti vandalici; dopo una serie di furti e di gravi azioni registrate nell’intero paese, dei ragazzi cercano di rompere la lampada di riscaldamento della stazione ferroviaria. Vengono però visti da un uomo che si accorge di quanto sta accadendo.

Stavolta, finalmente, si conoscono i vandali 

 

Giorgia  Bavera   

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Il comune di Virgilio a Cerese dà la possibilità a 15 ragazzi disabili di diventare autonomi, dando loro un appartamento nel quale vivere da soli. Solitamente chi ha delle fragilità è dipendente dai propri genitori e quando essi vengono a mancare è un grande problema, ma grazie a questa iniziativa ciò può essere evitato.

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La classe seconda A di Bozzolo sabato 18 Maggio andrà all’università di Parma a per partecipare alla finale del Rally Matematico Transalpino in seguito ad essersi classificati tra i primi tre posti.  Tutto ciò è motivo di grandissimo orgoglio per noi ragazzi e per l’intera scuola secondaria di Bozzolo 

Vittoria Baboni

 Giorgia Bavera

Ferrara. Ragazzino di origine ebree insultato da coetanei.

Un ragazzino di origini ebraiche è stato aggredito e insultato in una scuola secondaria di I grado di Ferrara. Lo studente è stato assalito negli spogliatoi della palestra da alcuni compagni, che gli avrebbero gridato: "Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni, ebrei di...". L'episodio è stato denunciato dalla madre del bambino. La sanzione che la scuola ha ritenuto di applicare per questi alunni è stata sostituita da un approfondimento della cultura ebraica e da una ricerca su questi episodi raccapriccianti.

  1. MA è ANCORA POSSIBILE CHE NEL 2019 CI SIANO DEI RAGIONAMENTI RAZZISTI NELLE TESTE DEI RAGAZZI?

FEDERICA: Dobbiamo far capire l’importanza dei commenti e dei gesti che compiono i ragazzi d’oggi perché se non lo capiscono adesso non lo capiranno mai;

MARTINA: No, è inutile che si facciano tutte quelle manifestazioni sulla pace, sulla solidarietà se poi i ragazzi non comprendono questa importanza;

  1. La scuola non dev’essere luogo di solidarietà, di inclusione, di accoglienza, di condivisione, di pace?

FEDERICA: a mio parere la scuola dovrebbe essere un posto di “felicità” per tutti i ragazzi; ognuno dovrebbe sentirsi a proprio agio rispetto alle differenze di cui è portatore, siano esse di provenienza o di religione;

MARTINA: sicuramente, ma non si può attribuire tutta la colpa alla scuola perché questa cerca in qualsiasi modo di educare i ragazzi sull’opportunità di queste differenze e se loro non comprendono o non accettano, è un loro problema;

  1. La sanzione è corretta?

FEDERICA: la sanzione, secondo me, non è molto efficace perché non è all’altezza delle offese che loro hanno rivolto a questo ragazzo;

MARTINA: non colma tutto il vuoto di questi ragazzi perché una volta usciti da quelle mura potrebbero rifare le stesse cose;

 

 

 

 

 

Manduria, anziano picchiato a morte da baby gang: 8 fermi per tortura, sei sono minorenni.

"Violenti per noia" e “Non comprendono il valore della vita”

 Antonio Cosimo Stano è stato trovato in condizioni disperate il 6 aprile scorso, durante un intervento della polizia, sollecitato da una denuncia dei vicini, perché mal nutrito e sconvolto per colpa delle aggressioni subite.  Il gruppo di giovanissimi che lo ha perseguitato e pestato è stato incastrato  dai video diffusi in chat, in cui i ragazzi ridono e urlano. Sembra che queste violenze si siano svolte anche in ambienti pubblici e quindi notati dalla popolazione di Manduria senza mai denunciare l'accaduto.

  • LA COLPA è LORO O DELL'AMBIENTE, COME SOSTIENE UNA MADRE?

FEDERICA: secondo me la colpa è ovviamente dei ragazzi perché per divertirsi potevano inventarsi altri passatempi e non andare a perseguitare altre persone; la madre, però, non deve difendere il figlio ma deve fargli comprendere il peso della situazione;

MARTINA: la colpa la attribuisco in primo piano ai genitori perché capisco le difese a scuola, con gli amici, con le altre mamme ma qua si parla di una vita, di un anziano solo con fragilità. Quei ragazzi hanno sbagliato e ovviamente li aspetta una grande sanzione pari alla gravità dei loro gesti ma gli adulti devono iniziare a smettere di coprire i figli anche di fronte all’evidenza.

  • PERCHÉ I COMPAESANI NON HANNO MAI DENUNCIATO L'ACCADUTO?

FEDERICA: secondo me i compaesani non hanno denunciato l'accaduto perché a loro non è successo nulla; probabilmente hanno sottovalutato la cosa, o a prevalere è stata l’indifferenza…

MARTINA: secondo me queste persone non hanno avuto il coraggio di chiamare la polizia o chi di dovere perché avevano paura che quello che stava succedendo ad Antonio potesse, in qualche modo, succedere anche a loro. Io spero che mai possa capitare proprio a quelle persone perché penso e so che nessuno li aiuterà.  

 

 

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NOEMI, CHI è L’UOMO CHE LE HA SPARATO E PER QUALE MOTIVO? CHE COLPA NE AVEVA LA BAMBINA?

Svolta nelle indagini per il colpo sparato alla piccola Noemi, la bambina di quattro anni colpita per errore venerdì 3 maggio nel pieno centro di Napoli. Chi è il colpevole? Chi voleva uccidere? E perché? A noi, però, non interessa il movente ma la solidarietà e le scuse che il ragazzo “incriminato” ha riversato sulla bambina e sulla famiglia; nessuna.

AVRÀ FATTO APPOSTA A COLPIRE LA BAMBINA O HA SBAGLIATO?

FEDERICA: secondo me l’uomo ha sbagliato mira perché voleva colpire un’altra persona ma comunque questo dovrebbe confessare e chiedere almeno “scusa” alla famiglia della ragazza. Non si fa così!

MARTINA: comunque sia andata, perché io non sono né un medico né un poliziotto, so sicuramente che il ragazzo doveva scusarsi e confessare perché il dolore che adesso riempie i cuori di quella famiglia non sarà mai colmato se non quando questo colpevole  si costituirà alla polizia, anche se è un complice della Mafia.

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Martina Bettoni

Federica Aiosa

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Avvertiamo il cambiamento?

                                                                        

A causa del riscaldamento globale si sono manifestati a Mantova degli sbalzi di temperatura, che non hanno permesso alle coltivazioni di uva, susine e pere di maturare perciò la produzione di alimenti ricavati, come vino e succhi naturali, da queste materie prime è gravemente rallentata. Siamo consapevoli di quello che sta accadendo al mondo per colpa nostra, o ne siamo solo spettatori?

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Ana Daria Josan

Lucrezia Greggio

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